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Il software libero non è un’idea romantica. Chi lo spiega a Vendola?

Recentemente ho comperato un televisore Philips. Ha un cuore Open Source. Navigo in internet con un computer con sistema operativo GNU/Linux. Ho un apparato WiFi OpenSource e un cellulare Android. Non mi sorprenderebbe apprendere che la mia automobile ha sistemi embedded Open Source.

Oramai il software libero è ovunque. Una “valanga” che vale milioni di dollari. Secondo Vendola opera di “giocosi cantinari” più inclini all’insonnia che al business 😉

Pensate che mi sbagli? leggete qui.

Nichi svagliati! Se vuoi creare le condizioni per una vera concorrenza devi garantire a tutti uguali opportunità. Non focalizzarti su un modello aperto ad un solo attore.

Solo le pari opportunità stimolano l’innovazione, quella vera.

Anche Vendola sbaglia :-)

La scorsa settimana Nichi Vendola, come presidente della Regione Puglia, ha firmato un protocollo d’intesa bilaterale con Microsoft s.r.l.. Un contratto che non contiene azioni concrete e misurabili. Si promuove genericamente l’innovazione, lo scambio di esperienze (con una sola ditta? E con gli altri, niente scambio di esperienze?), le tecnologie e gli strumenti informatici più aggiornati (e già … Microsoft, e solo lei, ha quelli più aggiornati disponibili sul mercato).

Per usare le parole del protocollo, si vogliono “promuove politiche basate sulla salvaguardia del principio di neutralità tecnologica e sulla promozione del pluralismo tecnologico” e poi si eleggono i prodotti di una singola e specifica ditta? Ecco come calpestare le buone intenzioni 🙂

Dopo una premessa del genere, mi sarei aspettato infatti reali pari opportunità per le molte imprese taliane, sia quelle che si occupano di software proprietario sia quelle che si occupano di software libero. Insomma, mi sarei aspettato un protocollo multilaterale!

Perchè non mettere attorno allo stesso tavolo Microsoft, Google, Telecom, Fastweb oltre a qualche altra impresa italiana? Forse queste aziende non sono disponibili a collaborare con la regione puglia e mettere a disposizione le proprie competenze nell’ambito delle tecnologie informatiche?

E’ sbagliato nella sostanza, oltre che nel merito, che un ente pubblico non dia a tutti gli attori presenti sul mercato ICT del territorio di propria competenza le stesse opportunità.

A mio avviso la procedura corretta avrebbe richiesto o un invito pubblico o un protocollo aperto all’ingresso di altri attori presenti sul mercato e interessati a collaborare con la regione.

Se poi analizziamo nel merito l’accordo, mi sorprende l’ipotesi di un centro di competenza congiunto Microsoft-Regione. E poi ne faranno uno Telecom-Regione, un altro Google-Regione e così via? Non sarebbe più corretto fare un bando aperto a tutte le aziende o meglio ancora, lasciare questa iniziativa, e collaborare, con qualche consorzio pugliese specializzato nella ricerca?

E poi la “chicca” è la costituzione di un comitato di indirizzo! Anche qui: ma dove si vede che un ente regionale costituisce un comitato paritetico con una s.r.l.? Casomai costituisci un comitato di indirizzo, e un protocollo, con Assinform o con Assintel o Anitec, meglio ancora, con tutte. E non devi nemmeno cambiare i contenuti del protocollo, vanno già bene così 😉

Ecco perchè secondo me Nichi Vendola ha sbagliato a siglare questo protocollo d’intesa e sarebbe un segno importante per le molte imprese ICT italiane che lo ritirasse.

Un ultimo cenno. Articolo 1 punto c) del protocollo: “promozione di programmi o progetti dedicati al settore Education che prevedono favorevoli condizioni per l’acquisto di software per le scuole”.

Caro Nichi, mi dai una mano a promuovere i programmi e i progetti dedicati al settore Education riportati in questo “dossier scuola” recentemente realizzato dal movimento italiano per il software libero? E’ tutto software disponibile a condizioni di acquisto favorevolissime; basta scaricarlo. Libero, per tutti.