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PC nuovo? Installa i programmi fondamentali

La dotazione software compresa nel PC che hai appena acquistato è fondamentale. Un PC senza software equivale ad un costoso fermaporte. Spesso il sistema operativo (ad esempio Windows) non ha incluse suite di produttività. Ci sono sul mercato prodotti molto costosi, a volte forniti nella versione di prova a tempo o con funzionalità limitate.

Ci sono anche eccellenti suite di produttività, sostanzialmente identiche a quelle a pagamento. Fanno le stesse cose, sono libere e anche gratuite. Cosa di meglio?

Un esempio per tutti: OpenOffice. Basta andare sul sito http://it.openoffice.org/, scaricare il file e installarlo. Semplice no? 🙂

Ovunque ci si trovi, la necessità di comunicare è sempre prioritaria. E’ quindi indispensabile installare il software giusto di messaggistica istantanea. Molti usano MSN di Microsoft, altri Yahoo messanger, altri ancora Gtalk di Google. Quale scegliere? Ma perchè invece non installarne uno che li usa tutti contemporaneamente?

La soluzione è Pidgin. Permette di accedere a più reti in contemporanea utilizzando un unico software.  Perchè usare una sola rete quando le puoi usare tutte? 🙂

Scarica, gratuitamente, il software dal sito http://www.pidgin.im/, si avrà accesso a ben 16 differenti reti utilizzando un’unica interfaccia intuitiva che facilita l’archiviazione di contatti e messaggi.

E se voglio un programma per archiviare immagini e fare fotoritocco? Non è necessario essere grafici o fotografi per disporre di un software di grafica. Oggi esiste un’alternativa libera ai costosi software proprietari. La soluzione si chiama GIMP. Supporta numerosi formati ed è di facile uso. Lo trovi a http://www.gimp.org/.

Con il Software Libero rispetti l’ambiente e risparmi

Nel 2006 in Italia sono stati comperati 1 milione di tonnellate di apparecchi elettronici per uso domestico. La quantità recuperata? Inferiore al 10%.

Dopo 3 anni un PC è considerato obsoleto.

Si stima che la produzione annua procapite di rifiuti elettronici sia pari a 14 kg.

Sempre nel 2006 in Italia sono stati smaltiti correttamente solo poco più di 1 kg per abitante a fronte di un obiettivo fissato dalla legge italiana (D.lsg. 151/2005) di 4 kg per abitante da raggiungere entro il 31/12/2008.

Ma cosa c’è dentro un PC?

C’è una parte materiale: l’hardware, composto in prevalenza di plastica (di molti tipi, con aggiunta di ritardanti di fiamma) e silicio. Ma anche molti metalli pesanti. Per i suoi componenti, un PC (come tutte le altre apparecchiature elettroniche) non può essere buttato nella spazzatura. E’ un rifiuto pericoloso. Deve essere trattato e smaltito correttamente per non rappresentare un pericolo per l’ambiente.

Tra le sostanze più pericolose per l’uomo e per l’ambiente in un PC ci sono: Cadmio (in alcuni circuiti stampati), Cromo esavalente (usato come anticorrosivo), Piombo (nelle saldature dei circuiti stampati), ritardanti di fiamma bromurati (nei cavi e nei rivestimenti in plastica).

E poi c’è il software. Senza il software un PC non serve a niente. E’ il software che determina l’obsolescenza di un PC.

Linux dispone di tutti i programmi di uso quotidiano: posta elettronica, Internet, WEB, chat, video, musica, conversioni audio/video, masterizzazione, turrent (senza violare il diritto d’autore, mi raccomando).

Linux inoltre è esente da virus. E’ un sistema operativo solido come una roccia, perfetto per ogni PC. E permette di non essere costretti a cambiare PC ogni 3 anni. Altri sistemi operativi infatti ad ogni aggiornamento del software “obbligano” a cambiare il PC se non si vuole avere una macchina lenta, a volte al limite dell’usabile.

E’ quindi ora di passare a linux. Qui si possono trovare 27 validi motivi per farlo.

Siete quindi convinti di passare a linux il sistema operativo libero scaricabile facilmente e gratuitamente dalla rete? basta procurarsi un CD con linux! Ad esempio Ubuntu. Sul sito dell’Istituto Majorana di Gela si può trovare una veloce panoramica delle caratteristiche di Ubuntu.

Linux è un sistema operativo libero ma anche molti applicativi sono liberi.

Ma posso usare software libero (che allunga la vita al mio PC) anche se sul mio PC c’è Windows installato e per vari motivi non ho intenzione di cambiarlo.

Gli studenti del Politecnico di Torino hanno realizzato una ricca raccolta di programmi liberi, della migliore qualità, per Windows. Di tutti questi software è permessa ed incoraggiata la copia e l’uso.

Tra tutti i programmi proposti, assolutamente da utilizzare sono:

  • OpenOffice (insieme di programmi con elaboratore di testi, foglio di calcolo, compositore di presentazioni multimediali, un programma di grafica vettoriale e un gestore di database);
  • GIMP (soluzione completa e potente per la grafica, adatta per la manipolazione di fotografie digitali);
  • Audacity (un programma per l’elaborazione del suono, in grado di registrare, mixare, applicare effetti. Salva i file prodotti in numerosi formati audio);

La convenienza di usare software libero appare evidente man mano che lo si utilizza. Si ha finito di lottare con i virus. Si trovano guide ed aiuti ad ogni angolo, cominciando dall’edicola sotto casa (sono oramai molte le riviste che trattano linux) per passare ai gruppi di utenti – i LUG, Linux User Group.

UBUNTU 8.10 PLUS con OpenOffice 3.0

Grazie ad una bella iniziativa del Majorana di Gela, è disponibile una versione personalizzata con OpenOffice 3.0 di UBUNTU 8.10. La distribuzione non è ufficiale, prevede la lingua italiana e molti altri software utili.

Io l’ho provata su una macchina virtuale e devo dirvi che mi viene la tentazione di installarla “fisicamente” 😉

Viene così colmata una lacuna e data l’opportunità a tanti comuni mortali, che non hanno dimestichezza con l’informatica, di provare sia linux che OpenOffice 3.0.

OpenOffice 3.0 ha infatti molte innovazioni di sicuro interesse.

OpenDocument in Norvegia

Il governo norvegese ha confermato che a partire dal 2009 tutti i documenti su siti web pubblici dovranno essere disponibili nei formati HTML, PDF o, nel caso di documenti d’ufficio, nello standard ISO 26300 (noto come OpenDocument). Mentre l’HTML rimarrà il formato di base e il PDF quello preferito per i file da pubblicare soltanto in lettura, il formato ISO 26300 dovrà essere utilizzato per tutti quei documenti che dovranno essere modificabili dagli utenti finali.

Questo formato è stato aggiunto alla lista dei formati ufficiali esplicitamente per favorire la competizione tra più fornitori di software, diminuire la dipendenza delle PA dai formati proprietari e garantire ai cittadini, qualunque programma o sistema operativo preferiscano, uguale accesso ai documenti pubblici.