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Consulta “App ARPAV Meteo”

https://play.google.com/store/apps/details?id=it.redturtle.mobile.apparpav

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Internet è una gran comodità. Ad esempio google alert. Da tempo ho definito alcune parole chiave e quando le scova in internet, mi segnala i link che le contiene. Oggi mi è arrivato un articolo del Corriere del Veneto. Riporta una dichiarazione di Michele Vianello che coinvolge ARPAV. Dice: “Non i classici dati incomprensibili tipo Arpav, noi vogliamo dialogare con tutti, non con i pochi eletti che già sanno interpretare i dati”.

Facile, oggi, sparare su ARPAV … Che sia diventato un sport? 😉

Caro Michele, perchè non dai una mano ad ARPAV a rendere più comprensibili i dati? ARPAV produce dati tecnicamente “di valore” (e questo è già un gran risultato), li prendi, li elabori e li rendi più fruibili. Non dovrà fare tutto ARPAV? 😉

Alcuni dati già sono resi disponibili con una licenza aperta.

Anzi, perchè non vieni a trovarci giovedì 17/11 nell’incontro sugli OpenData del SIRAV?

OpenData nel futuro del SIRAV?

Negli ultimi mesi in Italia sono scoppiati gli OpenData. E’ partito finalmente il portale nazionale dei dati aperti. Il ministro Brunetta ha affermato “rendere trasparente la PA vuol dire agire sugli OpenData”.

Anche in ARPAV ci stiamo confrontando sui dati aperti e la necessità di utilizzare una licenza d’uso che ne permetta il riuso, anche per scopi commerciali. Il tema della “licenza” può apparire banale. Infatti alcuni dicono: “E’ in internet. Vuol dire che ne puoi fare quello che vuoi. Lo scarichi e lo usi”.

Ma non è così. Se su un sito non è scritto niente, per la legge italiana si intende “tutti i diritti riservati”. Quindi è vero che posso visualizzare e anche scaricare, ma non posso legalmente e legittimamente riutilizzarli, copiarli, rielaborarli. L’argomento “che tipo di licenza usare per i dati” è discusso in vari ambiti ed occasioni. Voglio solo riportare qui un post di Maurizio Napolitano che difende, per i dati, la licenza CC0 o CC-BY elaborata da Creative Commons.

Ma che cos’è il SIRAV? mi chiederete. E’ il “Sistema Informativo Ambientale Regionale” del Veneto che ARPAV gestisce per conto di tutti gli enti regionali che hanno una qualche competenza ambientale. In pratica raccogliamo i dati che hanno attinenza con la qualità ambientale, le fonti di pressione, le autorizzazioni e i controlli in possesso dei vari enti pubblici operanti nella Regione Veneto. E li rendiamo disponibili.

Martedì 17 novembre, a Padova in via Cairoli, dalle 9:45 alle 13:30 ho organizzato un incontro per parlare di OpenData. Ci saranno gli OpenData nel futuro del SIRAV?

Seminario è gratuito ed interno ad ARPAV. Abbiamo però qualche posto libero se qualche esterno fosse interessato. Per informazioni e richiesta di partecipazione: asa@arpa.veneto.it tel. 049-8767554

ARPAV gara d’appalto per un progetto di educazione alla sostenibilità

Scade il 9 settembre 2010 il termine per partecipare ad una gara d’appalto per l’affidamento del servizio di realizzazione di un progetto/spettacolo di educazione alla sostenibilità.

E’ un’ottima occasione per autori, artisti ed esperti in comunicazione di temi ambientali.

Il bando di gara è disponibile sul sito di ARPAV.

Oggetto dell’affidamento è il servizio di ideazione, progettazione e realizzazione di uno spettacolo/conferenza scenica in diverse repliche, di una serie di incontri/workshop con i giovani sul tema dei consumi sostenibili di energia e risorse ambientali, della campagna di comunicazione e della realizzazione di DVD di registrazione degli eventi.

Il valore della fornitura è di 120 mila euro oltre IVA. Per informazioni amministrative: ARPAV, Servizio Approvvigionamenti (tel. 049/8239374-377-328).

Per informazioni tecniche: Settore per la Prevenzione e Comunicazione Ambientale (tel. 049/8767551-614)

Master ambientali in Veneto

Come sapete ARPAV, ente che si occupa prioritariamente di monitoraggi e controllo, collabora con varie Università venete. Questa collaborazione, a vario titolo e livelli, ha contribuito alla realizzazione di alcuni master. li elenco di seguito:

  1. Prevenzione e Protezione Ambientale dell’Universita’ di Padova
    (http://www.prevenzioneprotezioneambientale.it);
  2. Gestione Ambientale Strategica dell’Universita’ di Padova
    (http://www.cesqa.it/);
  3. Analisi e prevenzione dei rischi per la creazione di sicurezza e di
    benessere nei luoghi di lavoro – SIBELA dell’Universita’ di Padova
    (http://sibela.psy.unipd.it/);
  4. Monitoraggio Ambientale e Conoscenza Condivisa dell’Universita’ IUAV
    (http://www.ricercasit.it/MasterMACC/);
  5. Caratterizzazione e Risanamento di Siti Contaminati dell’Universita’
    Ca’ Foscari (http://www.unive.it/master-risanamento).

Il master di primo livello in “Prevenzione e Protezione Ambientale” (scadenza per le domande: 13/12/2010) è di nuova attivazione. E’ un master pensato specificamente per la figura professionale di Tecnico della Prevenzione.

E’ invece un master consolidato quello in “Gestione Ambientale Strategica” (scadenza per le domande: 29/10/2010). E’ un master di primo livello che intende formare una figura polivalente nell’ambito del management ambientale.

Ha un nome lungo il master di secondo livello “Analisi e prevenzione dei rischi per la creazione di sicurezza e di benessere nei luoghi di lavoro” ma e’ noto con l’acronimo SIBELA (scadenza per le domande: 13/12/2010).  E’ un master innovativo nel panorama italiano perchè coniuga sia competenze tecniche/giuridiche che psicologiche. Si vuole spostare l’accento sulla cultura della sicurezza e sui comportamenti che creano benessere. Altra particolarità e che alcuni corsi di questo master possono essere seguiti senza dover essere iscritti all’intero percorso di master.

Altro master di primo livello innovativo è quello dello IUAV in “Monitoraggio Ambientale e Conoscenza Condivisa”. Anche questo di nuova attivazione (scadenza per le domande: 24/09/2010). Punta a fornire non soltanto la conoscenza delle metodologie tecnico-scientifiche d’avanguardia sul monitoraggio ambientale ma anche la capacità di applicare i nuovi strumenti per la condivisione/produzione delle informazioni con approcci WEB 2.0.

Anche il master in “Caratterizzazione e Risanamento di Siti Contaminati”, di secondo livello, è di nuova attivazione e si pone l’obiettivo di l’obiettivo di formare figure professionali esperte nella progettazione e realizzazione di interventi di caratterizzazione, messa in sicurezza, bonifica e riqualificazione ambientale e funzionale di siti contaminati.

Direi che la scelta e le possibilità sono ampie 🙂

Quindi anche il 2011 si presenta ricco di impegni per la Scuola di Alta Specializzazione Ambientale di ARPAV.

Nuove tecnologie per il monitoraggio ambientale

C’è tempo fino al 19 novembre 2010 per presentare domanda per il master universitario di primo livello in “Nuove Tecnologie per il Monitoraggio Ambientale e la Conoscenza Condivisa“.

Obiettivo principale del Master è quello di migliorare il grado di percezione, interpretazione, gestione e comunicazione delle problematiche ambientali attraverso la costruzione di quadri di conoscenza condivisi. I processi decisionali per il governo del territorio e dell’ambiente richiedono un approccio multisettoriale e multidisciplinare, supportato da personale altamente qualificato nelle capacità di acquisizione, elaborazione e diffusione delle informazioni ambientali. Questo scenario richiede non soltanto la conoscenza delle metodologie tecnico-scientifiche d’avanguardia ma anche la capacità di applicare i nuovi strumenti per la condivisione/produzione delle informazioni con approcci WEB 2.0.

Moduli didattici – Struttura dell’offerta formativa

L’offerta formativa del master è strutturata in moduli formativi, ciascuno dei quali sub-articolato in pacchetti formativi specifici:

Modulo 01 – Contesto normativo e Istituzionale

8 cfu nel SSD IUS/010

Inquadramento dell’origine della domanda di monitoraggio ambientale attraverso l’analisi e lo screening dello stato di fatto che scaturisce dalle obligations (Direttive Europee, normative nazionali e regionali), reporting (rapporti sullo Stato di diverse entità caratterizzanti le qualità ambientali ) e modelli di valutazione (raccomandazioni, norme tecniche, ecc..). I pacchetti formativi proposti sono:

  1. quadro normativo di riferimento (Europeo, nazionale e locale);
  2. aspetti legati alla tutela dell’ambiente e del paesaggi;
  3. il sistema delle reti di monitoraggio ambientale richiesto dalla normativa nell’ottica di “processo”. Il prelievo ambientale, dalla misura al dato ambientale;
  4. il sistema degli indicatori e i modelli di valutazione;
  5. la diffusione dei dati ambientali;
  6. visite didattiche alle reti di monitoraggio.

Modulo 02 – Tematiche

7 cfu nei SSD ICAR/20-21, AGR/01, ICAR02

Le domanda di conoscenza delle diverse componenti ambientali (Aria, Acqua, Suolo, Agenti fisici, Clima ed Energia) e le problematiche ad esse connesse.

  1. monitoraggio del rischio idrogeologico;
  2. metodologie per l’analisi e la valutazione ambientale;
  3. tecniche analitiche legate al monitoraggio ambientale e dei processi ambientali applicati alle matrici di rifiuto solide, liquide e gassose;
  4. contenimento energetico e risorse energetiche rinnovabili;
  5. sopralluoghi alle strutture tecniche ARPAV.

Modulo 03- Nuova geografia

15 cfu nel SSD ICAR/20 e nel SSD ING-INF/05

Sistemi di riferimento e Sistemi di Informativi Territoriali. Operazioni spaziali; map algebra; interpolazione spaziale, teoria delle variabili regionalizzate e kriging; Geostatistica, modelli spaziali. Introduzione al GPS (i sistemi GPS e Galileo). DBMS spaziali; geometrie e topologie; indici; SQL; ISO, OGC e W3C; progettazione concettuale, logica e fisica; sicurezza, linguaggi di programmazione. Web; Web server – applicazioni statiche e dinamiche – database web-enabled; Piattaforme di condivisione di dati geografici.

  1. Geo.ICT Innovazioni e applicazioni (Sensor-web, City-sense, Territorio, ambiente e Tempo Reale, L’evoluzione del web verso il “sociale” (Web 2.0) e l’integrazione con la nuova geografia);
  2. Fondamenti di DB (schema concettuale, modello logico e fisico, GeoDB);
  3. GIS – strumenti ed applicazioni (modelli spaziali vector e raster, strumenti per l’analisi spaziale vector e raster, map algebra);
  4. Geostatistica e analisi spaziale;
  5. Telerilevamento (strumenti e metodi per il trattamento delle immagini);
  6. Geo Web (strumenti e metodi per la condivisione di quadri di conoscenza sul web).

Modulo 04 – Nuove Tecnologie

12 cfu nel SSD ING-INF/05

Piattaforme e tecniche di rilievo. La misura di grandezze fisiche e la tecnica dei sensori. Strumenti e sensoristica tradizionale e innovativa nelle matrici aria, acqua, meteo, suolo, campi elettromagnetici, inquinamento acustico, piattaforme di rilievo aeree, satellitari, veicoli stradali attrezzati (MMS), natanti attrezzati, Wireless Sensor Network e UAV (Unmanned Aerial Vehicle), oltre a dispositivi portatili per il rilievo diretto sul campo. Sistemi e sensori di osservazione della terra; georeferenziazione e correzioni geometriche e radiometriche tecniche di classificazione, formato e distribuzione dei dati.

Particolare attenzione verrà rivolta alle problematiche dell’integrazione tra tecniche e tecnologie innovative e tradizionali.

  1. Wireless Sensor Network (progettazione e utilizzo di reti di sensori per il monitoraggio ambientale);
  2. micro-dispositivi e sensori per il monitoraggio ambientale;
  3. piattaforme di rilievo aereo e terrestre (UAV, MMS, piattaforme aeree e natanti attrezzati, reti di monitoraggio ARPAV).

Modulo 05 – Project Work

8 cfu nei SSD ICAR/20- 21 e ING-INF/05

I project work saranno realizzati attraverso il modello del “territorio adottato” (la proposta di area studio potrà pervenire da ARPAV e/o Fondazione Belluno) diverse tematiche relative all’acqua, al rumore, all’aria, alla sicurezza, al rischio idrogeologico, all’analisi della percezione sociale delle problematiche ambientali verranno applicate ad una singola porzione di territorio. I project work si svolgeranno in modalità parallela e svilupperanno indicativamente le seguenti tematiche:

  1. Monitoraggio delle acque;
  2. Monitoraggio della qualità dell’aria;
  3. Monitoraggio del consumo del suolo.

Iscrizioni entro il 24 settembre 2010. Maggiori informazioni su: http://www.iuav.it/master

Summer School “Dal monitoraggio alla modellistica”

Si svolgerà a Feltre (BL) la Summer School “Dal monitoraggio alla modellistica: nuove metodiche applicate a territori con orografia complessa” dal 13 al 18 settembre 2010.

Uno dei punti di forza del corso è la possibilità di apprendere l’uso integrato di strumenti OpenSource: QuantumGIS, GRASS, R applicati a casi di studio attinenti la protezione e il controllo ambientale.

E’ organizzato dalla Scuola di Alta Specializzazione Ambientale di ARPAV e dall’Università IUAV di Venezia con la collaborazione della Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in provincia di Belluno. La sede di Feltre, quale osservatorio privilegiato sulle Dolomiti, si presta molto bene ad ospitare iniziative residenziali di formazione.

Oltre all’utilizzo dei principali GIS OpenSource (QuantumGIS, GRASS ed R) verranno presentati sistemi innovativi di monitoraggio applicati all’ambiente con microdispositivi e sensori miniaturizzati utilizzati per campagne non invasive e diffuse sul territorio.

Il costo? 200 euro se si è studenti universitari, dottorandi e dipendenti/contrattisti del sistema delle Agenzie Ambientali italiane. Altrimenti 250 euro (IVA compresa).

Iscrizioni e informazioni presso la Fondazione (www.unibl.it – tel. 0439-844029). Sono disponibili, a prezzo concordato, soluzioni di vitto e alloggio ad ottimo prezzo a Feltre.

Seminario a Treviso sulle problematiche derivanti dall’applicazione delle direttive nitrati e IPPC

Inizia con un seminario sulle problematiche derivanti dall’applicazione delle direttive nitrati e IPPC nel settore agro-zootecnico il ciclo di seminari: “I venerdì delle imprese”.

Venerdì 6 marzo 2009 a Treviso (sala Morton, Provincia di Treviso, via Battisti 30) dalle 14:30 alle 17:30 prende il via l’iniziativa di formazione ambientale rivolta alle aziende del territorio trevigiano interessate ad approfondire alcuni temi di attualità riguardanti il rapporto tra attività produttive e ambiente.

Anche il comparto degli allevamenti, infatti, è un soggetto coinvolto nelle attività di prevenzione e protezione dell’ambiente e gioca un ruolo fondamentale nel conseguimento di un risultato positivo in termini di miglioramento della qualità ambientale e di benessere in generale.

L’adozione di politiche volte alla tutela dell’ambiente da parte del settore agro-zootecnico è diventata progressivamente una delle scelte strategiche fondamentali in un’ottica di sviluppo sostenibile.

Programma:

14,30 – Saluti – Ubaldo Fanton, Assessore all’Ambiente della Provincia di Treviso

14,40 – Presentazione dell’iniziativa – Andrea Drago (Direttore Generale ARPAV) – Loris Tomiato (Direttore Dipartimento ARPAV Prov. di Treviso)

14,50 – I problemi legati all’applicazione delle direttive nitrati e IPPC per le aziende agrozootecniche in provincia di Treviso – Paolo Giandon (ARPAV)

15,10 – Le possibili soluzioni proposte dalla Regione Veneto per il superamento delle difficoltà legate all’applicazione delle direttive – Riccardo De Gobbi (Regione Veneto)

15,30 – Le attività tecniche progettuali avviate da Veneto Agricoltura per dare risposta alle imprese – Giustino Mezzalira (Veneto Agricoltura)

15,50 – Il supporto della Provincia per sostenere le aziende agrozootecniche – Marco Prosdocimo (Provincia di Treviso – Ass. Agricoltura)

16,00 – Proposte delle aziende per migliorare l’applicazione delle direttive – Roberto Santomaso (Associazione Provinciale Allevatori)

16,20 – Interventi di Organizzazioni e Associazioni di categoria

17,00 – Dibattito e conclusioni