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I dirigenti ARPAV scrivono alla Regione Veneto

SDS-SNABI e FASSID-Area SIMeT-SICUS: «Inapplicabile una riduzione del 20%  degli oneri finaziari sul Bilancio Preventivo Economico Annuale Arpav. E stupiti per la nomina di un nuovo dirigente»

PADOVA, 20 febbraio – Tagli del 20 percento degli oneri finanziari sul bilancio 2013 dell’Agenzia regionale per l’ambiente, previsti in base agli indirizzi dati ad ARPAV dalla Segreteria Regionale per la Sanità, e una contemporanea assunzione di un nuovo dirigente amministrativo per il servizio approvvigionamenti, stabilita da apposita delibera della giunta regionale. Questi contemporanei provvedimenti preoccupano le sigle sindacali SDS-SNABI (Settore Dirigenza Sanitaria di ANAAO – Assomed) e FASSID (Area SIMeT- SICUS) che hanno scritto una lettera, datata 16 febbraio, chiedendo chiarimenti agli assessori regionali all’Ambiente e alla Sanità, al Segretario Regionale per la Sanità, al presidente della commissione d’inchiesta sulla gestione amministrativa di ARPAV e ai gruppi consiliari del consiglio regionale veneto.
«Nell’esprimere contrarietà a qualsiasi decisione e azione che abbia una ricaduta negativa sui lavoratori e sulla funzionalità dell’Agenzia, con conseguente ripercussione sull’erogazione dei servizi a favore di cittadini, Enti pubblici, Magistratura, Forze dell’ordine, si chiede di conoscere le scelte in via di definizione, riservandosi di decidere eventuali azioni conseguenti»
scrivono le sigle sindacali nel documento, esplicitando in più punti le loro perplessità:
«Premesso che Arpav svolge un importante compito di prevenzione per la salute e di salvaguardia dell’ambiente, attribuito dalle leggi istitutive nazionale e regionale, si ritiene che tale riduzione non sia applicabile ad Arpav. Per contro stupisce la delibera regionale che autorizza l’assunzione di un dirigente amministrativo per il servizio approvvigionamenti, considerato che: la struttura approvvigionamenti ARPAV è operativa e già affidata ad un dirigente; non risultano a breve prospettive di espansione dell’attività, stante la “parsimonia” imposta agli approvvigionamenti e considerato il ricorso al mercato elettronico e Consip; qualora detta figura sia ritenuta necessaria si può procedere preventivamente ad una ricognizione tra i dirigenti già operanti all’interno dell’Agenzia stessa».

La Regione Veneto approva una legge per il pluralismo informatico

Approvata dalla Regione Veneto la LR 14/11/08 n. 19 per il “pluralismo informatico”.

Con questa legge la Regione Veneto si impegna a sostenere il pluralismo informatico attraverso l’impiego e la diffusione di formati aperti e si afferma che si predilige l’uso di software libero.

Sono molti gli aspetti importanti.

In primis viene stabilito che per gli archivi elettronici non è consentita alcuna limitazione tecnica e giuridica, derivante da brevetti, licenze o marchi.

Poi gli enti pubblici e privati sui quali la regione esercita poteri di indirizzo e controllo dovranno motivare la scelta nel caso non si avvalgano di software libero o non a codice aperto o non disponibile per il riuso.

La giunta regionale poi approverà un programma di sviluppo di programmi da rilasciare sotto licenza di software libero e vengono stanziati 160 mila euro per il 2008 e 70 mila per il 2009 per l’attuazione di questa legge.

Direi che è un passo importante. Complimenti alla Regione Veneto.