Egregio Onorevole Eccellenza Presidente del Consiglio dei Ministri,
sono onorato di ricevere questa Sua gentile missiva, con la quale illustra i termini generali di una riforma della Pubblica Amministrazione che intende porre in essere entro il 13 giugno.
Sono grato per questo coinvolgimento nel processo di partecipazione e, dunque, non mi sottraggo dalla possibilità offertami, pur essendo totalmente convinto che ben tale forma di partecipazione risulti più forma che sostanza e che molto difficilmente osservazioni, critiche e proposte verranno accolte.
Nel commentare e rispondere alla Sua missiva, preannuncio di non sentirmi parte di una “rivoluzione” e non mi accodo a chi vuol dipingere in tal modo le linee della riforma da Ella proposte. Infatti, molte di queste sono un deja vu o, comunque, una raccolta fior da fiore di una serie di proposte espresse negli ultimi 20 anni un po’ da tutte le forze politiche, dalla Lega a Sel.
Allo…